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eNews
n°47

Marzo 2014

 
 
 
 

 

 
 

 

A proposito di mafia

La Commissione antimafia del Parlamento e la sua presidente Rosy Bindi hanno organizzato una iniziativa alla Camera con la proiezione del film “La mafia uccide solo d'estate”. Perché commento questo film nella mia newsletter? Mi ha colpito molto il racconto disincantato di come un ragazzino si avvicina al mondo della mafia, ne viene sfiorato, ne coglie alcuni segni e ha la determinazione di farne memoria.

Proprio questo punto è importante e deve riguardare ognuno di noi. Dobbiamo fare memoria di quello che è avvenuto e che sta avvenendo perché domani non si possa dire “non lo sapevo” oppure “non me ne sono accorto”.

Abbiamo la responsabilità di consegnare un mondo migliore ai nostri giovani e con loro ricordare quello che è avvenuto.

 

Questione di soglia

Questa settimana è iniziata la votazione degli emendamenti agli articoli della legge elettorale. I lavori si sono interrotti giovedì notte per consentire ai deputati di Fratelli d’Italia di partecipare al loro congresso nazionale e riprenderanno lunedì 10 marzo.

Dopo le prime votazioni voglio fare due considerazioni. La prima riguarda la soglia di sbarramento del 4,5% per eleggere i parlamentari e il dibattito è stato animato soprattutto da parte dei deputati dei piccoli partiti e dei gruppi costituiti alla Camera.

Capisco che con queste percentuali alcuni elettori non avranno la possibilità di essere rappresentati, mi chiedo allora quale può essere la soglia giusta? Per consentire a questi partiti di essere presenti, il limite deve scendere al 2 per cento, se non addirittura all'1. Ma fare questa scelta vuol dire anche lasciare tutto come prima senza modificare niente. Invece, ritengo che il Paese abbia bisogno di semplificare il proprio assetto e che debba essere premiata l'aggregazione e non la ricerca del particolare, o peggio ancora del partito personale.

La seconda questione riguarda la parità di genere. Avrete letto della lettera bipartisan delle parlamentari sulla questione. In effetti la partita è ancora aperta e spero che si possa giungere all’applicazione di tale regola anche all'interno delle nostre Aule. Il Pd ha scelto di avere alla Camera e al Senato quasi il 45 per cento di donne, ma questo non può bastare: quello della parità di genere deve essere un cammino di tutto il Paese.

 

Indulto: lo chiede Napolitano

Lo scorso ottobre il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano inviava un messaggio al Parlamento i cui contenuti trattavano la situazione delle carceri italiane. La Commissione Giustizia della Camera ha fatto sua la tematica, ne ha recepito gli indirizzi e ne ha tratto una relazione da cui è stato preso spunto per portare in Aula una risoluzione della maggioranza, approvata con 325 voti a favore, 107 contrari, 42 astenuti. Segnalo che hanno votato sì anche i deputati di Sel.

Ricordo che Napolitano chiedeva “interventi e rimedi straordinari contro il sovraffollamento”, tra i quali l’indulto, giustificando la richiesta con la “condizione umiliante in cui l’Italia viene a trovarsi per la violazione dei principi sui diritti dei detenuti”.

Tra le innovazioni di carattere strutturale esaminate dalla relazione della Commissione Giustizia, ci sono pene detentive non carcerarie, la riduzione dell'area applicativa della custodia cautelare in carcere, l’espiazione della pena nel Paese di origine, l’attenuazione degli effetti della recidiva, la depenalizzazione dei reati, l’aumento della capienza complessiva degli istituti penitenziari. La relazione parla anche di amnistia e indulto.

 

Una “Rete” di protezione per l’agricoltura

Negli ultimi giorni ho aderito ad una interrogazione presentata da altri colleghi parlamentari che riguarda un’incresciosa situazione riguardante il Consorzio del formaggio Parmigiano-Reggiano. In estrema sintesi abbiamo chiesto se corrisponde al vero che il presidente di tale Consorzio abbia legami con una società estera che produce un’imitazione del famoso formaggio. L’interrogazione chiede al Ministro dell’Agricoltura se è a conoscenza dei fatti e cosa farà per garantire la massima trasparenza riguardo alla gestione del Consorzio per evitare situazioni di conflitto di interessi.

Ho inoltre aderito ad una proposta di legge che vuole regolare il lavoro dipendente in agricoltura. L’estensore parte dal dato di fatto che, specialmente in settori produttivi ad elevato rischio di irregolarità come quello dell’agricoltura, siano diventate la norma forme di grave sfruttamento.

La legge intenderà, dunque, contrastare l’intermediazione illecita, l’impiego illegale della manodopera in agricoltura e favorire un migliore e più trasparente incontro tra domanda e offerta di lavoro, attraverso una “Rete” virtuale che promuova l’incontro tra la domanda e l’offerta. Lo scopo è chiaramente quello di impedire il lavoro sommerso e ogni forma di illegalità.

 

Ci vediamo sabato

A chiusura di questo numero della newsletter, ricordo che sabato prossimo, il 15 marzo, ho organizzato un incontro alle 9.45, nella sede della Cooperativa Ortica, in via San Faustino 3, a Milano, per raccontarvi com’è andato questo mio primo anno da parlamentare.

Paolo Cova

   
 
 
 
 

www.paolocova.it