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n°35

Dicembre 2013

 
 
 
 

 

 
 

Il primo successo: la partecipazione

Ancora una volta il Pd ha ottenuto un successo che gli altri partiti si sognano: una buonissima partecipazione alla scelta democratica delle primarie. Non c’è di meglio per dare un segnale forte e senza tema di smentite a chi diceva che il Partito democratico era finito.

Oggi, stasera, Matteo Renzi, sindaco di Firenze, è il nuovo segretario nazionale del Pd. La percentuale robusta che ha preso alle primarie di questa domenica storica vuol dire avere una maggioranza significativa e forte, che gli consegna un impegno ancora maggiore a portare avanti le sue proposte. Ora Renzi deve davvero dare il segnale di cambiamento che gli italiani si aspettano.

 

E se non fossero ragazzate?

Credo sia importante sottolineare quanto avvenuto questa settimana nell’Aula della Camera e sul blog di Grillo, perché alcuni eventi non possono essere derubricati a "ragazzate" oppure a semplice contestazione. Mercoledì scorso i deputati del M5S hanno inscenato una protesta andando a occupare i banchi del Governo e arrivando a impedire i lavori parlamentari.

Ritengo che sia legittimo attuare ostruzionismo nelle aule elettive, come anche individuare diverse forme di protesta. Io stesso mi sono reso partecipe di queste manifestazioni, ma il gesto simbolico di “occupare” il Governo ha un significato più profondo. Chi è entrato in Parlamento per aprirlo come una scatola di tonno, vuole solo dissacrare le istituzioni e vanificarne i lavori. Uno sbeffeggiamento della Democrazia – e non uso a caso la “d” maiuscola – conquistata a caro prezzo.

Questi atti vanno poi letti in parallelo con le liste di proscrizione stese da Grillo nei confronti dei giornalisti che non si piegano alle sue parole. Sono due gesti compiuti in pochi giorni che indicano un attacco netto nei confronti del potere legislativo e della libertà di stampa.

Non è un caso che sia la stessa strada percorsa da Berlusconi sempre nei confronti dei giornalisti e del potere giudiziario. Forse è opportuno aprire gli occhi e guardare a queste vicende con minore disincanto e maggiore serietà.

Tacere oggi il tentativo di far saltare le istituzioni e di occuparle, potrebbe favorire la degenerazione di questi eventi. Meglio essere attenti ai segni dei tempi.

 

Ok ai fondi per la cooperazione allo sviluppo

Finalmente la Camera ha dato il via libera al decreto che proroga le missioni internazionali. Si è reso necessario il voto di fiducia, ma alla fine, i 360 sì hanno permesso al provvedimento di passare al Senato. Il quale, tuttavia, ha i tempi strettissimi: entro domani, lunedì 9 dicembre, dovrà tassativamente convertirlo in legge.

Come ho già ampiamente spiegato, la norma prevede un aumento di 24 milioni di euro in favore della cooperazione allo sviluppo e per la ricostruzione nell'ottica dei processi di pace e di stabilizzazione. Inoltre, è previsto il rientro di quasi 500 militari.

 

Cani randagi e suini stranieri

Come sapete, stiamo analizzando la cosiddetta Legge di Stabilità che, insieme a quella di bilancio, costituisce la manovra di finanza pubblica per il triennio. In pratica, sostituisce la vecchia legge Finanziaria, anche se è stata implementata soprattutto nei contenuti.

Da questa settimana, cominciamo a discutere gli emendamenti. Ebbene, io ne ho presentato uno che sta già facendo discutere e che vuole dare un contributo alla gestione dei cani randagi favorendo la sterilizzazione di questi animali tanto cari a noi uomini, ma con l’obiettivo di evitare ulteriori abbandoni indiscriminati. Questo emendamento è stato presentato in Commissione Affari Sociali della Camera e inizia il suo iter.

Inoltre, ho sottoscritto emendamenti, di argomento tutto lombardo, che puntano a mantenere i finanziamenti per le linee metrotranviarie Milano-Seregno e Milano-Limbiate.

Ho presentato due interrogazioni sul mercato della carne suina, sul prezzo e sulla certificazione della tracciabilità, con altri colleghi deputati PD. Si tratta del motivo per cui la scorsa settimana Coldiretti – che ci ha sottoposto la preoccupazione già da tempo – ha manifestato in massa al Brennero. Come forse ormai è noto, molti dei prodotti agroalimentari a marchio Made in Italy sono, in realtà, fatti con materia prima proveniente dall’estero. I maiali sono fra i primi: mangiamo prosciutto crudo con cosce allevate in chissà quale Paese del nord Europa. Ed è proprio quest’ultima che, per prima, deve intervenire applicando obblighi che sono già regolamentati.

 

I piccoli passi di Madiba

E’ una notizia che ha colpito tutti, anche se era attesa da tempo: Nelson Rolihlahla Mandela, 95 anni, il primo presidente di colore del travagliato Sudafrica, è morto. A lungo leader del movimento anti-apartheid, detenuto in carcere per questo motivo per quasi trent’anni, Premio Nobel per la pace nel 1993, Madiba (nomignolo attribuitogli all'interno del clan di appartenenza dell’etnia Xhosa) mi ha sempre colpito per un motivo: è stato una persona che ha cambiato un Paese con la forza dei piccoli passi. Piccoli, ma decisivi. Che non sia questa la strada per portare fuori dal tunnel anche la nostra agitata nazione?

 

 

      Paolo Cova

   
 
 
 
 

www.paolocova.it