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n°13

Giugno 2013

 
 
 
 

 

 

 Una fiducia alle emergenze

 In questi giorni siamo stati impegnati alla Camera ad approvare il Decreto sulle Emergenze ambientali che prevede interventi anche su Expo. Il provvedimento ha avuto un percorso travagliato perché è rimasto fermo in Senato per 40 giorni. Questa situazione ha messo in difficoltà la sua approvazione alla Camera, in quanto non c’erano più i tempi per poterlo emendare, pena la sua decadenza.Il contenuto di questo decreto – da noi approvato poche ore fa con 383 “sì” su 537 presenti e una maggioranza richiesta di 269 voti –, è di estrema importanza poiché riguarda i danni ambientali provocati sull'isola del Giglio a seguito del naufragio della nave Costa Concordia, le zone terremotate dell'Emilia, dell'Abruzzo e del Molise, oltre a finanziamenti compensativi per i territori interessati dalla costruzione della Tav in Val di Susa. E in aggiunta la manifestazione dell'Expo 2015 che a noi lombardi interessa da vicino.

 

Sul decreto il M5S e la Lega Nord hanno fatto ostruzionismo, ma in generale tutte le forze politiche hanno cercato di trovare un accordo, soprattutto su alcuni emendamenti importanti accolti e recepiti anche dal Governo. Quest'ultimo si era impegnato alla loro approvazione anche al Senato. Eppure, tutto ciò non è bastato a far cessare l’azione di grillini e leghisti e ha costretto il Governo a porre la fiducia al provvedimento, istituto cui l’esecutivo può ricorrere in caso di voti delicati.Al momento dell'approvazione del documento nella sua integrità il M5S si è astenuto, dimostrando così che riteneva comunque valido il provvedimento e che il comportamento tenuto in Aula era solo un mezzo per allontanare l'attenzione dei media dai loro reali problemi interni.

 

Legge elettorale: c’è una base di partenza

 Ho aderito alla proposta di legge di riforma elettorale del collega del Pd Michele Nicoletti. E l’ho fatto perché mi sembra che vada nella giusta direzione, razionalizzando e rafforzando l’attuale forma di Governo. Vi riassumo i cinque punti decisivi:

 -la proposta introduce il requisito del superamento della soglia del 40% per accedere al premio di maggioranza;

 -il doppio turno di coalizione per garantire che il voto degli elettori possa comunque produrre una maggioranza solida in Parlamento;

 -l’omogeneità tra Camera e Senato per evitare maggioranze difformi;

 -il voto di preferenza con doppia preferenza di genere.

 Inoltre, dimensiona le circoscrizioni elettorali su base provinciale, quindi con liste corte di 5-6 deputati, per evitare spese elettorali spropositate e consentire un rapporto effettivo tra elettori ed eletti.L’obiettivo è quello di mantenere la possibilità per ciascuna forza politica di presentarsi agli elettori con la propria identità e la propria proposta e di incentivare la formazione di coalizioni per evitare la frammentazione e per creare maggioranze capaci di governare. Insomma, dal mio punto di vista, una buona base di partenza.

 

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 Sostegno dopo il maltempo

 Continuano i passi avanti per fare avere un sostegno a tutti gli agricoltori lombardi dopo quest’inizio d’anno devastante. Come Pd abbiamo presentato in XIII Commissione Agricoltura della Camera una risoluzione, firmata naturalmente anche da me, che chiede al Governo di “riconoscere lo stato di calamità naturale sul territorio lombardo e attivare ogni iniziativa per alleviare la situazione di grave crisi del comparto agricolo causata dalle condizioni climatiche”.

 Con questo documento chiediamo al Governo la sospensione del versamento dei contributi previdenziali e assistenziali propri e dei lavoratori dipendenti; il differimento del termine per gli adempimenti degli obblighi tributari; l’ottenimento del ristoro economico a valere sul fondo di solidarietà nazionale; l’intervento nei confronti degli organi comunitari competenti, affinché i recenti eventi climatici siano riconosciuti come riconducibili a ‘forza maggiore e circostanze eccezionali’ in modo da consentire l’attivazione delle procedure che permettano ai produttori di mantenere il diritto agli aiuti”.

Sono le prime, concrete azioni di aiuto per le nostre aziende agricole, in ginocchio a causa dei danni subiti dal maltempo che le associazioni di categoria stimano nell’ordine delle centinaia di milioni di euro. A risentirne sono stati tutti i comparti, da quello zootecnico all’agromeccanico, ai contoterzisti.

 

Il decretone che toglie e dà

 Il decreto 54/2013, quello su “Sospensione Imu, cassaintegrazione, precari della pubblica amministrazione e stipendi dei Ministri parlamentari", è approdato all’Aula della Camera. Mi pare di poter dire che il provvedimento riequilibra un po’ le disparità che l’opinione pubblica vede tra la politica e i cittadini. Il “decretone” prevede, infatti, la sospensione dell’Imu sulla prima casa e sui terreni agricoli, in attesa di una nuova riformulazione e di un generale ripensamento sulla partita delle tasse sulla casa. E' un tema molto caldo sul quale anche il Pd ha fatto una propria proposta in campagna elettorale: nessun pagamento dell’imposta fino a 500 euro. Una scelta che andrebbe a favore dell’80 per cento dei possessori di casa.

 Ma non sono meno importanti gli altri due contenuti del decreto, ovvero il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali – anche in Lombardia sono centinaia le persone in cassaintegrazione – e il pagamento dei precari della pubblica amministrazione.

 Ultimo punto previsto, che va dritto nella direzione del taglio ai costi della politica, è il divieto di cumulo di stipendio da parte dei Ministri che sono anche parlamentari.

 Ora il provvedimento passa al Senato.

  Paolo Cova

 

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